LA FUSIONE A GALLIERA

 

Aggiornamenti e ultimi documenti sulla FUSIONE del COMUNE DI GALLIERA. Vogliamo coinvolgere i Cittadini in questo processo che di fatto cancellerebbe per sempre il Comune di Galliera, un processo IRREVERSIBILE e senza certezze economiche.


 

ASSEMBLEA E RACCOLTA FIRME CONTRO IL PROCESSO DI FUSIONE DI COMUNI

Ampia partecipazione della cittadinanza la scorsa settimana in municipio a San Venanzio di Galliera all'assemblea pubblica, organizzata dal gruppo di minoranza "Uniti per Galliera", per approfondire il tema ed i potenziali rischi collegati all'ipotesi di fusione dei comuni di Galliera, San Pietro in Casale, Pieve di Cento e Castello d'Argile.

Ipotesi partita nello scorso novembre quando i circoli locali del Partito Democratico hanno chiesto di effettuare uno studio di fattibilità, tuttora in corso. Erano presenti, come relatori esterni, Alberto Piombo, commercialista e revisore legale, e Simone Rimondi, consigliere comunale di Valsamoggia (nato nel 2014 dalla fusione di cinque comuni del bolognese). Piombo ha dimostrato, dati finanziari alla mano, come esistano nei casi di Valsamoggia ed Alto Reno Terme - nato dalla fusione di Porretta e Granaglione - aumenti tariffari e della pressione fiscale, "elementi che debbono fungere da campanelli d'allarme per chi voglia procedere ad un eventuale processo di fusione".

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POSSIBILE FUSIONE DEL COMUNE DI GALLIERA - STUDIO DI PRE-FATTIBILITÀ

Relaziona il Consigliere Baccilieri, il quale dichiara che la trattazione di questo argomento è stata richiesta, preliminarmente rispetto al punto successivo all’ordine del giorno, per poter svolgere una discussione, almeno prima dell’avvio dei lavori della Commissione, sullo studio di prefattibilità (che forse sarebbe meglio qualificare come quadro conoscitivo, dato che sono cose ben diverse).

Lo studio è stato consegnato il primo luglio, e lo si dichiara completato il 26 giugno; si è quindi trattato di una gestazione abbastanza lunga, frutto del lavoro di diversi mesi; risulta infatti che a febbraio sia stata redatta una versione in bozza, che il Gruppo Uniti per Galliera ha potuto esaminare; questo però è stato possibile in forza di un accesso agli atti presso la Regione, e non grazie al Comune di Galliera: sarebbe certo stato più semplice che questa trasmissione fosse stata fatta dal Comune , ma di questo ormai non ci si stupisce.

Nella versione in bozza erano presenti maggiori elementi rispetto a quella definitiva: si potranno approfondire in sede di Commissione, ma, di solito, quando si dispone di dati già raccolti ed inseriti in un testo, che poi vengono esclusi nella versione definitiva, ci si chiede il perché: si tratta, per esempio, di dati sui mutui, sul valore dell’indebitamento, su quali possano essere i soggetti privati che, come avviene negli altri processi di fusione, siano interessati a seguire lo studio di fattibilità.

Si è deciso di svolgere il lavoro con risorse interne, con l’apporto dei titolari di posizione organizzativa e con l’ausilio della Regione, che però non è un soggetto terzo.

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