FUSIONE DI COMUNI
FUSIONE DI COMUNI

Aggiornamenti e ultimi documenti sulla FUSIONE del COMUNE DI GALLIERA. Vogliamo coinvolgere i Cittadini in questo processo che di fatto cancellerebbe per sempre il Comune di Galliera, un processo IRREVERSIBILE e senza certezze economiche.
FUSIONE ?? GAME OVER FINO AL 2019

Si è concluso per il momento con un nulla di fatto l’iter che avrebbe portato alla cancellazione del Comune di Galliera e quindi alla FUSIONE con i Comuni di San Pietro in Casale, Pieve di Cento e Castello D’Argile.
Uniti per Galliera esprime grande soddisfazione pur consapevole che non si tratti di uno stop vero e proprio, quanto piuttosto di un rinvio al prossimo mandato elettorale (2019-2024), “per questo motivo continueremo a vigilare ponendo la dovuta e meritata attenzione su un argomento che tocca indistintamente tutta la cittadinanza” dice Stefano Zanni.
FUSIONE - DALLA REGIONE UNO STUDIO DI PRE-FATTIBILITA' IRRICEVIBILE

Con il presente comunicato i sottoindicati gruppi consiliari delle Liste Civiche di area centro-destra e del MoVimento 5 Stelle, per i quattro Comuni di Galliera, San Pietro in Casale, Pieve di Cento e Castello d'Argile, interessati al processo di fusione, intendono informare la cittadinanza che lo studio di pre-fattibilità nella versione presentata dai Sindaci e diffusa pubblicamente è totalmente irricevibile sia nella forma che nella sostanza.
L’esigenza e la necessità di interrogarsi sull’opportunità di una nuova riorganizzazione istituzionale del territorio - avanzata dal solo Partito Democratico e senza consultare cittadinanza o consigli comunali - che prevede l’accorpamento di comuni che - per dinamiche storiche, sociali ed economiche - presentano realtà profondamente differenti tra loro, non può prescindere da uno studio di fattibilità serio e completo in ogni sua parte con dati il più possibile aggiornati.
Critichiamo fortemente la scelta di aver affidato la realizzazione di tale documento alle posizioni organizzative dei Comuni di concerto con la Regione Emilia-Romagna (che di tale processo ne è una ferma promotrice) quando la Legge Regionale consente di affidare lo studio di fattibilità a soggetto esterno con effettive garanzie di imparzialità e d’indipendenza a costi contenuti data la possibilità di un contributo economico a fondo perduto.
Sotto il profilo della forma, lo studio allo stato attuale è da rigettare in toto, in quanto non rispetta nemmeno quei criteri minimi previsti dal modello predisposto dal Servizio riordino, sviluppo istituzionale e territoriale della Regione Emilia-Romagna. Sono, infatti, del tutto assenti indicazioni sugli scenari normativi e relative opzioni: a questo proposito mancano totalmente considerazioni sulla questione dell’identità territoriale (tacendo colpevolmente sull’irreversibilità del processo per i Comuni con meno di 10.000 abitanti), le motivazioni che portano all’ipotesi di fusione con l’indicazione dei risultati attesi, gli ostacoli e le criticità alla stessa, i nodi politici ed il percorso istituzionale necessario per avviare l’iter di fusione.
Dal punto di vista dei contenuti, si evince inoltre che i pochi dati presenti (oltretutto lacunosi, frammentati, poco armonici e scoordinati tra loro) sono organizzati in modo capzioso (tale da indurre facilmente in errore un cittadino di media avvedutezza) e, soprattutto, omettono di approfondire invece aspetti finanziari, statistici ed organizzativi fondamentali tra i quali, in particolare, spicca l’assenza totale di qualsiasi valutazione sui costi sociali diretti ed indiretti, compresi gli eventuali indebitamenti di ciascun Comune nel dettaglio o la possibilità invero già ventilata di aumenti di imposte, che il processo di fusione farebbe irrimediabilmente cadere sulle spalle di tutti i cittadini coinvolti.
POSSIBILE FUSIONE DEL COMUNE DI GALLIERA - STUDIO DI PRE-FATTIBILITÀ

Relaziona il Consigliere Baccilieri, il quale dichiara che la trattazione di questo argomento è stata richiesta, preliminarmente rispetto al punto successivo all’ordine del giorno, per poter svolgere una discussione, almeno prima dell’avvio dei lavori della Commissione, sullo studio di prefattibilità (che forse sarebbe meglio qualificare come quadro conoscitivo, dato che sono cose ben diverse).
Lo studio è stato consegnato il primo luglio, e lo si dichiara completato il 26 giugno; si è quindi trattato di una gestazione abbastanza lunga, frutto del lavoro di diversi mesi; risulta infatti che a febbraio sia stata redatta una versione in bozza, che il Gruppo Uniti per Galliera ha potuto esaminare; questo però è stato possibile in forza di un accesso agli atti presso la Regione, e non grazie al Comune di Galliera: sarebbe certo stato più semplice che questa trasmissione fosse stata fatta dal Comune , ma di questo ormai non ci si stupisce.
Nella versione in bozza erano presenti maggiori elementi rispetto a quella definitiva: si potranno approfondire in sede di Commissione, ma, di solito, quando si dispone di dati già raccolti ed inseriti in un testo, che poi vengono esclusi nella versione definitiva, ci si chiede il perché: si tratta, per esempio, di dati sui mutui, sul valore dell’indebitamento, su quali possano essere i soggetti privati che, come avviene negli altri processi di fusione, siano interessati a seguire lo studio di fattibilità.
Si è deciso di svolgere il lavoro con risorse interne, con l’apporto dei titolari di posizione organizzativa e con l’ausilio della Regione, che però non è un soggetto terzo.