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C.C. MARZO 2014, BACCILIERI INTERVIENE SUL CONFERIMENTO DEI SERVIZI SOCIO-SCOLASTICI

CONFERIMENTO ALL’UNIONE RENO GALLIERA DEI SERVIZI SOCIO-SCOLASTICI E CULTURALI

Seduta consiliare del 18 marzo 2014

Sono passati tre mesi dal 18 dicembre, quando durante la seduta consiliare non si discusse neppure il punto sul conferimento in oggetto. Successivamente, con mail inviata il 23 gennaio a tutti i consiglieri ed al protocollo del Comune di Galliera (n. 986), ho trasmesso considerazioni che ora vado a leggere per contestualizzare il punto.

EMAIL INVIATA IL 23 GENNAIO 2014

PROTOCOLLO NUMERO 986

Ora il testo viene ripresentato accogliendo la nostra proposta, che porta ad un differimento al 1° gennaio 2015 anziché al 1° luglio 2014 come avvenuto nei cinque Comuni che hanno già conferito: questi sei mesi in più sono importanti e sono una significativa miglioria per i motivi di cui sopra.

Entrando nel merito desidero aggiungere alcune considerazioni:


- la committenza vera resta nelle mani dei Comuni che decidono, col proprio Bilancio, l’importo destinato ai servizi sul proprio territorio trasferendo le risorse;
- nessun servizio viene spostato dalla sua sede: oggi si viene in Comune per fare domande per nido e scuole, oppure per entrare nella rete delle case protette oppure per avere un colloquio con l’assistente sociale e domani … avverrà la stessa cosa, esattamente uguale (quanto scritto in un volantino del Movimento Cinque Stelle “[…] Galliera verrà svuotata di tutti i suoi servizi […]” non è vero).
- viene riorganizzato, in ogni Comune, un servizio di sportello molto più forte di quelli attuali con ampliamento dell'orario di apertura (6 giorni su 6, possibilmente – come in altri Comuni – anche con almeno un pomeriggio);
- il servizio sociale professionale (assistente sociale) resta nel Comune dove avviene la presa in carico dei cittadini;
- già oggi la rete dei servizi (domiciliare, semiresidenziale e residenziale) viene gestita da soggetti esterni (ASP, Privato Accreditato e privato non accreditato) e la stessa casa di riposo di Galliera oggi è gestita da CADIAI (Accreditata) cui si accede tramite graduatoria distrettuale;
- sulla governance, lo Statuto prevede che il Sindaco rimanga titolare della programmazione dei servizi alla persona;
- quindi per quanto riguarda i servizi della rete continuano così.

La nostra proposta è datata 23 gennaio, di acqua politica ne è passata un bel po’ ma noi siamo abituati a rispettare un impegno sempre (non solo quando ci fa comodo): è la differenza sostanziale tra uomini e “quaquaraqua”.

Come detto prima, mentre il conferimento dei servizi scolastici e culturali non lo è, quello dei servizi sociali e socio-sanitari lo è obbligatorio di fatto per effetto delle L.R. 21/2012 e soprattutto L.R. 12/2013, oltretutto resa ancora più stringente dalla Delibera della Giunta Regionale n. 1982/2013 (faccio notare, tra l’altro, che si tratta della Regione Emilia – Romagna, governata dai partiti che VOI rappresentate).

Vale la pena, a scanso di equivoci e per capire bene di cosa stiamo parlando, di citare testualmente alcuni passaggi delle fonti richiamate:
a) L.R. 12/2013:
- Art. 1

 

- Riordino delle forme di gestione in ambito distrettuale
1. Gli ambiti distrettuali […] costituiscono le circoscrizioni territoriali nelle quali gli enti locali e gli altri soggetti istituzionali esercitano […] le funzioni di regolazione, programmazione, governo, verifica e realizzazione dei servizi sociali e socio-sanitari.
2. […] in ogni ambito distrettuale, viene individuata, secondo le previsioni della presente legge, un'unica forma pubblica di gestione dei servizi sociali e socio-sanitari. La programmazione territoriale, sulla base delle peculiarità territoriali e della complessità dei servizi, può attribuire a tale forma pubblica anche la gestione di servizi educativi.
4. La realizzazione della forma unica di gestione deve prevedere l'ingresso, laddove non già presenti, di tutti gli enti locali o di loro forme associative ricompresi nell'ambito distrettuale. Alle forme pubbliche di gestione è garantita l'attribuzione di un ruolo multisettoriale mediante l'assegnazione della unitarietà dei servizi sociali e socio-sanitari, nonché delle ulteriori attività di cui al comma 2.

- Art. 9

- Sistema di incentivazione, verifica e valutazione
1. La Regione, anche nell'ambito dei programmi di riordino di cui alla legge regionale n. 21 del 2012, prevede meccanismi di incentivazione economica, in applicazione del Capo IV della legge regionale n. 21 del 2012, nei trasferimenti finanziari in favore degli ambiti distrettuali ove sia costituita un'unica forma pubblica di gestione.

b) DGR 1982/2013 – punto 1.3 “Tipologia dei servizi da conferire alla forma unica di gestione”:
“ Al fine di supportare l’elaborazione dei Programmi di riordino delle forme di gestione si indicano di seguito – mutuati dalla classificazione ISTAT nota e praticata dalle amministrazioni comunali – le tipologie di servizi sociali e socio-sanitari che devono o possono confluire nella forma unica individuata. Si tratta degli interventi e dei servizi nelle aree di utenza Famiglia e Minori, Disabili, Dipendenze, Anziani, Immigrati e Nomadi, Povertà, Disagio adulti e senza dimora. Gli interventi e i servizi in oggetto includono l’integrazione sociale, gli interventi e servizi educativo assistenziali e per l’inserimento lavorativo, l’assistenza domiciliare, il pronto intervento sociale, i servizi semiresidenziali e quelli comunitari e residenziali. Nell’ambito dei servizi e degli interventi sopra indicati, devono confluire nella forma pubblica di gestione tutte le prestazioni erogate dagli enti locali in economia in forma diretta (con ciò intendendo con personale proprio). Possono inoltre essere affidate alla forma pubblica di gestione le attività amministrative e contrattuali svolte per consentire a soggetti terzi di erogare prestazioni per conto dei Comuni dell’ambito distrettuale come, ad esempio, le funzioni di stazione appaltante. In ogni caso le funzioni di committenza devono essere esercitate a livello distrettuale o di ambito ottimale”;

c) anziché all’ASP nel nostro caso è possibile scegliere di conferire all’Unione (in quanto ambito ottimale ex L.R. 21/2012).

Domanda che rivolgo a tutti (dentro e fuori il Consiglio Comunale): QUALE STRADA ALTERNATIVA È POSSIBILE PER I SERVIZI SOCIO-SANITARI E SOCIALI ?

Alla luce della normativa regionale citata e degli atti conseguenti, quale geniale scappatoia ci sarebbe per evitare il conferimento ?
Chi lo sa lo dica qui, lo scriva e lo proponga in qualsiasi modo o sede, non lo tenga per sé … non sia timido. SE QUALCUNO HA LA “BACCHETTA MAGICA” LA USI.

Ho visto un volantino che del M5S che chiede di far sentire la propria voce contro questa scelta: mi chiedo dove erano quando, in dicembre, questa stessa delibera (anzi, peggiorativa, perché la decorrenza per gli altri è a luglio) è passata in cinque Comuni della Reno Galliera ? Non mi risulta abbiano mosso un dito.

Tutti i materiali che riguardano questo punto sono caricati sul sito istituzionale dell’Unione Reno Galliera, visibili a tutti e solo il nostro gruppo ne ha parlato pubblicamente in un’assemblea.

In quale altro Comune la minoranza è riuscita ad ottenere qualcosa ? Solo Galliera !

Va inoltre fatto notare che nulla vieta al nuovo sindaco (chiunque sia), anche nel primo consiglio utile del prossimo mandato, di deliberare entro il 31/12/2014 di ritornare sulla propria decisione, in virtù del fatto che il conferimento dei servizi non avrebbe ancora efficacia (decorrente dal 1° gennaio 2015) ed in ciò sono supportato da pareri giuridici di amministrativisti.

Non si tratterebbe neanche di recesso ex Statuto, in quanto il conferimento (quindi il passaggio del personale e delle funzioni) non si sarebbe ancora concretizzato. Oltretutto il conferimento avvenuto da parte degli altri 5 Comuni è disciplinato dal vecchio Statuto (dove ne bastavano 5), quindi - a maggior ragione - è possibile uscire dal "vincolo" per Galliera in virtù del fatto che non si va ad incidere sul quorum.

Infine, è comunque prevista la possibilità di recesso anche dopo che il conferimento è divenuto efficace, in questo caso la procedura è più complessa ma ugualmente possibile ex art. 5.

Chiaramente, come detto prima, si tratta dei servizi scolastici e culturali, sugli altri il conferimento è obbligato (salvo i colpi di scena o di genio che attendiamo da giuristi o attivisti) e lo sarà prestissimo anche per i Comuni di Argelato e San Giorgio di Piano non ancora conferenti.

Il vero tema del prossimo mandato è la fusione, che il nostro gruppo non vuole e certamente non nel prossimo mandato: è assolutamente prematuro, come lo era ancor di più nel presente mandato (e dove si è evitato grazie a noi !), prima serve il totale completamento del potenziamento dell’Unione secondo l’elementare principio di sussidiarietà.

Concludo commentando un recente post apparso su facebook nel quale, invitando giustamente i cittadini a partecipare al consiglio comunale, un attivista di un movimento ipotizza che la maggioranza diventi opposizione e l’opposizione diventi maggioranza: la prima cosa lo spero vivamente e la seconda la prendo come auspicio per il futuro e lo ringrazio.

Sempre nello stesso post si dice di voler vedere in faccia chi voterà il conferimento: eccoci qua, non abbiamo problemi a mostrare la nostra faccia, siamo abituati a motivare (come abbiamo sempre fatto) le nostre opinioni e ad argomentare le nostre posizioni, alla luce del sole e con chiarezza e trasparenza. Confermo pertanto – essendo stata accolta la nostra proposta migliorativa – il nostro voto favorevole.

Diego Baccilieri, capogruppo di “Uniti per Galliera”

 

RISPOSTA AD UN ATTIVISTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI GALLIERA