APPROVAZIONE PIANO ENERGETICO COMUNALE
il consigliere Zanni esprime alcune considerazioni
Parliamo di (PAES) quindi di Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile, in sostanza questo è il piano attuativo in cui si scrivono le proposte, le azioni e gli obiettivi da raggiungere entro il 2020/2050
Anzitutto ritengo molto grave il fatto che prima costruiamo le centrali a biomasse e poi andiamo a scrivere il paes…. prima andava fatto il paes andando a determinare il fabbisogno del territorio e poi forse andavano fatte le centrali ..forse!
A luglio 2013 lei Prof. Setti (Professore che ha redatto il Piano Energetico Comunale) ci disse che a settembre2013 avremmo potuto vedere una prima bozza del piano energetico, successivamente quei dati e quei numeri sarebbero stati condividi con la cittadinanza. da quella condivisione sarebbe poi nato il piano..
A novembre 2013 ci ritrovammo, in quella sede lei ci portò un documento ed alcune idee… riconversione impianto biogas esistente in discarica, ci parlò del progetto metti il sole in comune, etc..
Rivolgendomi evidentemente all'amministrazione comunale vorrei capire per quale motivo ci troviamo a luglio 2014 ad approvare il piano d'azione?! senza averlo condiviso con nessuno! associazioni, portatori di interesse, nessuno! inoltre vedo nella delibera e chiedo conferma al prof setti, che il piano è stato consegnato al comune a febbraio 2014!
Questo piano a noi è stato inviato via mail sabato scorso, 80 pagine solo per Galliera! da leggere in 5 giorni!
Altra anomalia a mio avviso è la mancanza di un gruppo di lavoro dedicato al paes, la mia richiesta del 1° agosto 2013 e più volte sollecitata è stata tranquillamente fumata.
Gruppo di lavoro di cui fu chiesto un parere anche al prof setti che non sollevò alcuna opposizione in merito anzi diede la sua totale disponibilità…se non sbaglio a Pieve di cento è stata fatta una commissione ad hoc per questo argomento.
Anzi vi dirò di più, si sarebbero potuti istituire due gruppi di lavoro tematici paralleli: uno sul tema del "Risparmio e dell'efficientamento energetico", l'altro sulla "Produzione di energia locale da fonti rinnovabili".
Il primo avrebbe potuto focalizzarsi su quali azioni la comunità locale (il mondo delle imprese, l'associazionismo, il commercio, i cittadini) avrebbe potuto mettere in campo per raggiungere gli impegni assunti dai Sindaci dei Comuni dell'Unione reno Galliera "riduzione del 20% dei consumi energetici del territorio"; l'altro si sarebbe potuto occupare di definire in modo partecipato le soluzioni migliori per produrre energia a livello locale con l'utilizzo di fonti rinnovabili (sole, aria, acqua, rifiuti ecc…..).
Il risultato di questi gruppi avrebbe prodotto un documento su cui il redattore del PAES avrebbe potuto sviluppare le azioni proposte per poi presentarle nel corso di un'assemblea finale e successivamente presentarle a tutta la comunità, per poi essere votato dai Consigli Comunali e dal Consiglio di Unione.
Tutto questo non è avvenuto.
Detto questo avrei alcune domande:
- la delibera dice che "l'approvazione di questo piano impegna le Giunte comunali a definire percorsi e luoghi di confronto inclusivi per..." per quale motivo dovranno essere le giunte e non il consiglio comunale a definire suddetti percorsi?
- A pagina 5 si dice che "hera non ha fornito il dettaglio dei consumi nel settore sotto analisi", perché?
- Si potrebbe pensare ad un modo per utilizzare lo sfalcio del verde per alimentare un impianto che produca biometano, in aggiunta potremmo inserire l'organico e l'umido. con il distributore di metano per auto?
INOLTRE AVREI UNA PROPOSTA:
poiché come abbiamo visto il comune di Galliera risulta ampiamente al di sopra di quanto richiesto in termini di efficientamento energetico (+ 16%) crediamo sia necessario, oltre a rivolgersi alla Regione Emilia-Romagna, rivolgersi agli altri comuni dell'Unione Reno Galliera – in particolare a quelli che sono in difficoltà in termini di efficienza energetica – proponendo di vendere questo surplus che Galliera ha.
questo crediamo possa essere un buon modo di monetizzare il surplus che ora il nostro comune ha già, in particolare dovuto alla discarica sul nostro territorio.