Richiamate le analisi sulle acque di falda di pozzi di emungimento dell’area in oggetto, effettuate ad aprile ed ottobre 2014 (delle quali si è avuta conoscenza solo poche settimane fa, attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale), le quali evidenziano – come da lei, Sindaco, scritto – tra l’altro “Dagli esiti dei monitoraggi di falda a livello dei pozzi interni al sito eseguiti dalla proprietà […] risultano pericolosi livelli di contaminazione da composti alifatici clorurati non cancerogeni e alifatici clorurati cancerogeni…..”, sostanze altamente nocive per la salute umana;

Preso atto del documento del Consorzio della Bonifica Renana n. 0010305 del 30.12.2014 avente ad oggetto “Concessione n. 20140078” con il quale si è permesso alla Caffaro srl la “Costruzione di manufatto di immissione, con tubazione diametro 2'', per lo scarico nello scolo consorziale Riolo, in destra idraulica, di acque reflue provenienti dal sistema di emungimento e trattamento delle acque di falda previsti nel progetto di messa in sicurezza dell'ex stabilimento sito in località San Vincenzo del Comune di Galliera”;

Posto che non si ha conoscenza né informazione di analisi effettuate da ARPA ed Usl (perlomeno nei periodi da aprile 2014 a gennaio 2015) né presso i pozzi interni, né presso i pozzi (privati) esterni all’area né - soprattutto – tantomeno presso il canale Riolo;

I sottoscritti consiglieri interrogano il Sindaco al fine di sapere:

1. I motivi della sua tardiva attivazione dei controlli in presenza di allarmanti analisi;
2. Perché il Comune di Galliera non ha richiesto maggiore presenza di ARPA ed Usl nelle verifiche dell’area inquinata;
3. Se e quali controlli sono stati fatti – da parte del Comune, di ARPA, dell’Usl e della ex Provincia (titolare delle funzioni ambientali delegate) – riguardo allo scarico in Riolo delle acque di falda emunte dai pozzi interni all’ex Siapa;
4. A quando risalgono gli ultimi e penultimi controlli effettuati da Amministrazioni Pubbliche presso i pozzi interni ed esterni all’area ex Siapa;
5. Se e quando inizieranno le operazioni di messa in sicurezza non ancora realizzate.

F.TO Consiglieri comunali

Preso atto che sono iniziati lavori di diboscamento dell’area in oggetto;

Posto che si presume tali attività siano derivanti dal fatto che, durante sopralluogo di ARPA ed USL di inizio maggio, l’accesso da parte dei citati Enti ad alcuni dei pozzi ispettivi dell’area interessati non sia stato possibile (come indicato nel verbale stesso del sopralluogo) a causa della fitta vegetazione;

Considerato che tale vegetazione non si è formata né in pochi giorni, né in alcuni mesi, quanto piuttosto in diversi anni;

I sottoscritti consiglieri domandano al Sindaco

1. Chi sostiene le spese l’intervento in essere;
2. Con quale modalità di scelta del contraente è stato individuato il soggetto esecutore;
3. Quando sarà possibile effettuare il sopralluogo da parte del Consiglio Comunale all’area interessata, più volte richiesta e sollecitata dal nostro gruppo;
4. Se e quando ARPA ed USL ripeteranno le loro analisi in loco, confidando che ora le stesse possano essere complete;
5. Se non ritiene che i lavori attuali avrebbero potuto, anzi dovuto, essere effettuati PRIMA e non DOPO il citato sopralluogo avvenuto ad inizio maggio c.a.